Monta la protesta via social a prendere posizione anche i grandi network nazionali come m2o :
Nuovo decreto in arrivo: a quanto pare le #discoteche resteranno chiuse. Tranne quelle che non sono discoteche ma fanno la discoteca.
Questo il post apparso sulla pagina ufficiale della radio dance nazionale condiviso da migliaia di utenti.
La radio mette in evidenza una tra le centinaia di contraddizioni che sono contenute nei nuovi provvedimenti.
Da queste pagine non vogliamo assolutamente metterci contro la vaccinazione da covid-19 , anzi, siamo stati sempre a favore e riteniamo che il Green Pass, anche se discusso, possa realmente risolvere i problemi di gran parte dei settori economici del nostro paese in attesa della fine di questa emergenza.
In questo però anche noi non riusciamo a capire la differenza tra cinema, teatro, ristorante però seduti, mezzi di trasporto etc etc e le discoteche che per loro indole hanno sempre avuto un servizio di controllo e prevenzione.
Non riusciamo a capire perchè tante attività che sono giustamente ripartite possano diffondere musica e far ballare ma le discoteche no.
Non riusciamo a capire l’occasione persa, quella dei tantissimi giovani che avrebbero avuto la motivazione a vaccinarsi, cosa che riteniamo giusta, e che ora molto probabilmente non ne avranno più interesse creando, speriamo di no, un problema alla riapertura delle scuole.
Non riusciamo proprio a capire questa mannaia terribile rivolta ad un settore che annaspa da oltre un anno e mezzo e che praticamente già vede sul lastrico tantissimi operatori, imprenditori, collaboratori e gran parte dell’indotto.
Il Presidente Draghi ha promesso risarcimenti perchè l’Italia economicamente sta andando bene, come dichiarato in conferenza stampa e sta crescendo ma dobbiamo crederci dopo i ritardi nei ristori , nella maggior parte dei casi arrivati con cifre assolutamente inadeguate alla sopravvivenza delle imprese in questione e nell’erogazione degli ammortizzatori sociali coma la cassa integrazione?
Ironia della sorte per chi sta definitivamente chiudendo la propria struttura e per i tanti lavoratori che hanno difficoltà o non possono reinventarsi.
L’ hashtag #liberidiballare intanto entra in trend topic e il tam tam di protesta sui social da parte di tutti i promoter ed in questo sono bravissimi, monta a dismisura.