Coro di dissenso verso il Ministro Speranza ma più in generale rivolto a tutto il Governo, cedono anche i più fervidi sostenitori dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, l’indignazione mista a rabbia e delusione attraversa l’Italia e invade il web la notte di Natale.
Un provvedimento pubblicato notte tempo mentre imprenditori, operatori del settore, dee jay, promoter e collaboratori a vario titolo erano seduti a cena e seppur già falcidiati dalla chiusura per capodanno, avevano riposto speranze di lavoro nella notte della vigilia e nella classica serata di Natale.
Niente di fatto, pubblicazione in gazzetta ufficiale e dalle 24.00 del 25 dicembre chiusura per tutti i locali.
Un tam tam su whatstapp tra operatori del settore ha sancito di fatto la morte per tante attività che speravano, almeno nel periodo natalizio, di recuperare perdite per milioni di euro, parlando in numeri generali, fallimenti, chiusure e licenziamenti ora sono un incubo reale.
DEBORAH DE LUCA SUI SOCIAL
DEE JAY E ARTISTI IN UNA INDIGNAZIONE TRASVERSALE CONTRO IL PROVVEDIMENTO
Si poteva comunicare per tempo? Certamente si, questa la risposta unanime dal settore che avrebbe accettato di chiudere se ad esempio a fine novembre, quando anche l’attrezzata e ricca Germania lanciava l’allarme, in Italia invece orecchie da mercante che hanno prodotto un illusione tra gli operatori che sarà adesso fatale per le attività.
Chiusura a gennaio? Certamente si, tutti avrebbero accettato di buon grado la soluzione ma nessun buon senso e nessuna considerazione per un comparto che fattura 4 miliardi di euro.
Nella notte di Natale il regalo amaro per centinaia di attività che , possiamo scommetterci, difficilmente dimenticheranno.